Il settore dell’edilizia è stabile in Veneto nel quarto trimestre del 2016.
Secondo i dati dell’Osservatorio trimestrale sul mercato delle costruzioni in Veneto, promosso da Edilcassa Veneto e Unioncamere Veneto su un campione di 600 imprese con almeno un dipendente, il fatturato è cresciuto del +0,1% – sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto all’anno precedente. Una crescita minima eppure in controtendenza rispetto a una dato medio nazionale Istat che vede un calo del -0,3% nell’anno e un -0,7% rispetto al trimestre precedente.
«La dinamica del fatturato delle imprese di costruzioni – commenta Giuseppe Fedalto, presidente di Unioncamere del Veneto – è in evidente controtendenza rispetto al dato medio nazionale diffuso dall’Istat, che ha nuovamente evidenziato una situazione difficile. Questo significa che il mercato delle costruzioni del Veneto, pur non agganciando la ripresa, si mantiene comunque su livelli stabili e, qualora le previsioni degli imprenditori saranno confermate, la tendenza potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi. I segnali decisamente positivi che provengono dalle compravendite del segmento residenziale in Veneto (nel 2016 balzo record del +23%) consolidano in modo significativo la ripresa del mercato immobiliare, ormai in atto dall’inizio dello scorso anno, e lasciano ben sperare per il primo scorcio del 2017».
«Per un settore che negli anni del boom e della crescita era in grado di creare 6 imprese al giorno e fino a 18 posti di lavoro al giorno – aggiunge il presidente di Edilcassa Veneto Enrico Maset – anche un trend di miglioramento di lungo periodo è un dato di enorme rilevanza. Nell’ultimo anno il settore infatti ha perso 3 imprese e 40 posti di lavoro al giorno, mentre nel periodo 2010-2016 la media in Veneto è stata di 5 imprese e 20 posti di lavoro al giorno. Il settore dunque è ancora di fronte a difficoltà che potrebbero essere superate iniziando ad agire almeno su due punti: garantire un sistema di incentivi e regole (di defiscalizzazione) di lungo periodo, con provvedimenti che non riguardino solo specifici mercati, come quello dei condomini; avviare un sistema efficiente di semplificazione burocratica che sgravi le imprese dalla gestione della burocrazia, arrivata a livelli insostenibili, soprattutto per le imprese di piccola dimensione».
Migliorano le aspettative degli imprenditori delle imprese di costruzioni tranne che per le aspettative sui prezzi. Prevedono un aumento dell’occupazione e del fatturato con saldi pari rispettivamente a 2,5 e 2,2 punti percentuali (erano +1,9 e +0,5 punti percentuali lo scorso trimestre).
Circa il 70 per cento degli imprenditori vede il mercato stabile, dato in crescita, mentre la percentuale di chi ha attese negative scende al 19%, un valore che porta il differenziale tra attese positive e negative a -8, contro il -22 del trimestre precedente.