Cosa troverai in questo Articolo:
- Edilizia verde: come saranno le nostre case nel futuro?
- I trend mondiali dell’edilizia verde
- 1. EDILIZIA VERDE: pannelli fotovoltaici
- 2. EDILIZIA VERDE: Sistemi di accumulo domestici
- 3. EDILIZIA VERDE: sistemi di gestione dell’energia
- 4. EDILIZIA VERDE: progettazione passiva
- 5. EDILIZIA VERDE: i materiali sostenibili
Edilizia verde: come saranno le nostre case nel futuro?
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile siglata nel 2015 dalle Nazioni Unite, fissa degli obiettivi chiari sul fronte della sostenibilità e dell’impatto ambientale.
Secondo i dati e le proiezioni del World Green Building Trends, dal 2015 al 2018, la percentuale dei costruttori con almeno il 60% di progetti GREEN, raddoppieranno.
I trend mondiali dell’edilizia verde
Questa tendenza cosiddetta “green” è legata soprattutto alla necessità di ridurre le emissioni di carbonio, poiché il settore delle costruzioni è il maggiore responsabile.
Al fine di raggiungere questo obiettivo, si sta ragionando soprattutto da un punto di vista energetico, con la messa a punto di soluzioni e sistemi volti ad una netta riduzione dei consumi.
Vediamo quali saranno i 5 trend mondiali dell’edilizia verde 2017.
1. EDILIZIA VERDE: pannelli fotovoltaici
L’energia solare è quella che ha avuto il maggior successo tra le fonti rinnovabili.
Grazie all’innovazione tecnologica degli ultimi anni, gli impianti fotovoltaici sono sempre più competitivi economicamente.
Ma impianti e centrali fotovoltaiche non sono le uniche strade per un approvvigionamento energetico pulito.
Si sta puntando molto anche sulle soluzioni domestiche destinate all’autoconsumo e non per forza sotto forma di pannelli, considerati da molti ingombranti e sgradevoli.
2. EDILIZIA VERDE: Sistemi di accumulo domestici
Negli ultimi anni la tecnologia dell’accumulo ha fatto passi da gigante.
Secondo Bloomerang New Energy Finance, le batterie per lo storage in 12 anni vedranno la stessa diffusione degli attuali sistemi fotovoltaici, in particolare grazie ad una riduzione di costi.
Questi sistemi prevedono anche dei dispositivi che permettono di monitorare le prestazioni, in perfetta linea con i trend dell’edilizia verde.
3. EDILIZIA VERDE: sistemi di gestione dell’energia
Parlando di monitoraggio, uno dei pilastri dell’edilizia verde è quello di prevedere sistemi in grado di gestire l’energia, i cosiddetti Energy Management Systems (EMSs).
Si tratta di piattaforme che permettono di controllare il quantitativo di energia utilizzata dall’edificio e di gestirlo in modo più efficiente.
Un esempio ce lo offre l’edificio olandese The Edge, realizzato da PLP Architecture e vincitore del premio BREEAM 2016: è dotato di 30.000 sensori che raccolgono una serie di dati legati alla temperatura, umidità, illuminazione e che permettono di ottimizzare l’utilizzo degli impianti e di conseguenza dei consumi energetici.
4. EDILIZIA VERDE: progettazione passiva
Non solo impiantistica.
Un ruolo importante è giocato anche dall’architettura e dalla progettazione passiva, la quale ottimizza le risorse naturali, riducendo la necessità di utilizzare gli impianti.
Una progettazione che tocca molti aspetti: da quello dell’orientamento dell’edificio alla presenza di aperture o di sistemi isolanti.
E poi ancora tetti e coperture verdi che ultimamente sono molto in voga, con la funzione di regolare la temperatura interna, isolare gli ambienti e contribuire alla purificazione dell’aria.
5. EDILIZIA VERDE: i materiali sostenibili
E, per concludere i principali trend dell’edilizia verde, non potevano mancare i materiali.
Il legno è sicuramente uno dei materiali naturali o provenienti dal riciclo hanno le carte in regola per essere considerati a tutti gli effetti “green”.
Si sta investendo molto anche sul cemento ecologico.
Il calcestruzzo tutt’ora è il materiali maggiormente utilizzato nelle costruzioni ma è anche responsabile della produzione di un quantitativo ingente di emissioni nocive.
La ricerca, negli ultimi anni, ha indagato sulla possibilità di sviluppare alternative più sostenibili: come ad esempio AshCrete, Ferrock e HempCrete.
Tra le novità più importanti in via sperimentale vi è il bio-cemento: un cemento caratterizzato da un’azione autoriparante, attraverso l’utilizzo di batteri che, esposti all’umidità, si attivano sviluppando un materiale calcareo in grado di riempire le crepe del manufatto.
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