Il recupero e la ristrutturazione di edifici rurali e/o industriali vuol dire comprenderne le caratteristiche e la storia per intervenire poi con rispetto ed innovazione
Infatti, sono molti gli edifici rurali e i vecchi capannoni industriali presenti nel nostro Paese, e spesso in stato di abbandono, ma possono diventare una risorsa. Vediamo come fare:
Cosa troverai in questo Articolo:
Recupero edifici rurali e capannoni industriali esistenti: scelta sostenibile e consapevole
Per quanto riguarda i contesti rurali, spesso gli edifici si ritrovano ad oggi in stato di rudere perché negli ultimi anni si è continuato con il consumo del suolo e sfruttamento del territorio per realizzare nuovi edifici.
Analoga è la situazione degli edifici industriali dove a causa anche delle crisi economica degli ultimi anni passati molte aziende hanno dovuto cessare la propria attività creando uno stato di abbandono delle loro sedi, tant’è che spesso transitando nelle aree industriali è facile vedere molti capannoni ormai chiusi e in stato di completo abbandono.
Di recente però, si è posta l’attenzione proprio su questi immobili abbandonati.
Sono molti infatti gli esempi di agriturismi, centri benessere, b & b e abitazioni private ricavate da vecchie cascine, mulini e altre tipologie di edifici rustici.
Cosi come, spesso, anche le aziende anziché realizzare un nuovo edificio per la loro attività produttiva preferiscono acquistare un edificio industriale esistente a prezzo stracciati per poi ristrutturarlo.
LA NORMATIVA PER IL RECUPERO EDIFICI RURALI
Il primo passo da compiere quando si vuole ristrutturare un fabbricato rurale o un fabbricato industriale è quello di approfondire sia al catasto sia in urbanistica del comune di competente cosa è stato presentato e registrato.
Infatti, molto spesso, si tratta di edifici datati e potrebbero essere presenti abusi edilizi o peggio ancora antecedenti la prima Legge Urbanistica e probabilmente costruiti senza nessuna autorizzazione comunale.
In questi casi, prima di presentare la pratica edilizia di ristrutturazione, si dovrà procedere con eventuali sanatorie e o accatastamenti se possibile farle.
Nella ristrutturazione degli edifici è necessario rispettare tutti i regolamenti comunali e, in generale, le varie leggi sull’urbanistica e la ristrutturazione.
Sono validi quindi tutti i vincoli imposti dal Comune e la normativa sismica.
COME INTERVENIRE NEL RECUPERO EDIFICI RURALI
Dato il valore di questi edifici, è opportuno scegliere l’approccio del restauro architettonico, rispettando le scelte strutturali e stilistiche originali.
Questo non significa che non si possano inserire elementi moderni, ma che ciò dev’essere fatto rispettando l’esistente.
Una scelta appropriata e sostenibile è quella di optare per materiali locali e naturali come il legno, la pietra o il mattone.
Gli elementi originali delle strutture, in cui le condizioni lo permettono, possono essere manutenuti e restaurati.
Spesso in questi luoghi ci si imbatte in bellissimi solai in legno e coperture originali che possono offrire spunti per creare nuovi ambienti.
La stessa attenzione dev’essere posta nei confronti degli elementi di finitura come pavimenti, intonaci o rivestimenti in pietra, che possono essere restaurati.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica, è necessario garantire il raggiungimento delle prestazioni richieste dalla normativa di riferimento.
COME INTERVENIRE NEL RECUPERO EDIFICI INDUSTRIALI
Nel recupero di edifici industriali le scelte sono più semplici, non è necessario fare valutazioni storico architettoniche se non in casi specifici, ma è necessario adeguare le strutture da punto di vista sismico e dal punto di vista della distruzione interna e degli impianti.
Vale sempre il presupposto che quando si ristruttura un edificio esistente, il progetto di riqualificazione energetica debba partire dalla conoscenza dello stato di fatto, ottenibile tramite una diagnosi energetica.