Bonus casa: tutte le proroghe e le novità da sapere

Bonus casa: tutte le proroghe e le novità da sapere

BUONE NOTIZIE! chi intraprenderà ristrutturazioni, riqualificazione energetica, adeguamento sismico e sistemazione delle aree verdi, potrà contare anche nel 2019 sulle detrazioni fiscali legate alla casa.

La legge di Bilancio 2019 infatti proroga gli incentivi per la casa a tutto il 2019 senza modifiche sostanziali rispetto al 2018.

Bonus casa: ristrutturazioni e bonus mobili 2019

La Legge di Bilancio 2019, prevede la proroga al 31 dicembre 2019 della detrazione del 50%, con un tetto massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, per gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali.

Chi ristruttura, può usufruire ancora per un anno della detrazione Irpef al 50%, con un tetto di 10.000 euro per unità immobiliare, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, destinati all’arredamento dell’immobile in oggetto.

Bonus casa ristrutturazioni e mobili: l’invio dei dati all’Enea

Coloro che effettuano interventi edilizi e tecnologici con l’ecobonus ristrutturazioni ma comportano anche un risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti rinnovabili, dovranno trasmettere i dati ell’intervento all’Enea, entro il termine di 90 giorni, partendo dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.

L’obbligo dell’invio dei dati all’Enea, riguarda anche gli elettrodomestici, infatti, è necessarip inviare i dati relativi alla classe energetica e alla potenza elettrica assorbita da forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici.

Bonus casa: ecobonus proroga dei bonus 50% e 65%

Il provvedimento prevede la proroga al 31 dicembre 2019 dell’ecobonus per interventi di efficientamento energetico: sia per quelli detraibili al 65% che quelli per i quali già dal 1° gennaio 2018 l’aliquota è scesa dal 65 al 50%.

La detrazione 65% è prevista per:

– installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda;
– sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti;
– sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori;
– l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti.

La detrazione al 50% è prevista per:

– acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi;
– acquisto e posa in opera di schermature solari;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a biomassa e caldaie a condensazione in classe A;
– acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Bonus casa: sismabonus fino al 2021

Nel provvedimento non viene citato il sismabonus. La proroga infatti non è necessaria in quanto la detrazione scade il 31 dicembre 2021.

Con il sismabonus è possibile detrarre, dall’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dall’imposta sul reddito delle società (IRES), le spese, in una percentuale variabile in relazione alla classe di rischio sismico raggiunta in seguito ai lavori, per gli interventi di messa in sicurezza antisismica degli edifici situati in zona sismica 1,2 e 3.

Nelle unità immobiliari singole, sia a destinazione residenziale che produttiva, si parte da una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute, arrivando fino:

  • Al 70% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • All’ 80% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Ricordiamo che il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è pari a 96.000 euro.

Negli edifici condominiali invece si parte dalla detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute, e si può salire:

  • Al 75% se l’intervento determina il passaggio ad una classe di rischio inferiore;
  • All’85% se l’intervento determina il passaggio a due classi di rischio inferiori.
Diplomato all’istituto Tecnico per Geometri di Rovigo, ha iniziato a lavorare nel mondo dell’edilizia nel 1997. È specializzato nel settore della preventivazione e dei computi metrici estimativi.
Articolo creato 132

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto