cantiere in ritardo

Quali sono i problemi che fanno ritardare un cantiere industriale?

“I ritardi del cantiere hanno già affossato due importanti aree industriali, o comunque hanno contribuito a non far decollare ambiziosi progetti.”

Questa è solo una delle notizie che si trovano parlando di edilizia industriale: un cantiere in ritardo uguale a un progetto economico sfumato per sempre.

Per questo, quando si parla di Edilizia Industriale, il fattore tempo è fondamentale. Un cantiere non finito nei tempi previsti per colpa della mal gestione dell’appalto vuol dire:

  • aumento della spesa per la realizzazione, perché qualcuno deve pagare i giorni in più di cantiere, e quella persona sei tu.
  • perdita di possibili incassi, perché sei costretto a ridimensionare i piani economici che avevi programmato iniziando a lavorare più tardi.

Si dice: “il tempo è denaro”, ma in realtà il tempo è anche più prezioso del denaro. Puoi guadagnare più soldi, ma non puoi guadagnare più tempo.

Ma cosa fa ritardare i cantieri industriali?

I problemi che fanno ritardare un cantiere industriale

Gestione e organizzazione inefficiente

Devi cercare diversi costruttori: progettista, prefabbricatore, impresa edile, impiantista ed è quindi inevitabile che i tempi di realizzazione siano lunghi.

Infatti, dovrai impiegare settimane (se non mesi) a: scegliere, far fare i preventivi, fare le trattative e gestire i rapporti e i lavori con più imprese.

Questo molto spesso non viene messo in conto ma ti troverai a gestire 4 appalti o magari anche di più.

In un vecchio articolo ho stimato in 180 ore il tempo richiesto da questa fase, che significa 22,5 giorni lavorativi (180 diviso 8 ore al giorno) che devi ricavarti dal tuo tempo fra lavoro, famiglia, amici…

Mancanza di coordinamento tra cronoprogramma ed esecuzione

Spesso il cronoprogramma negli appalti non viene rispettato (o non viene proprio fatto) perché ci sono molte aziende in gioco. Infatti, quando i tempi si allungano, va in scena il noto: “scarica barile”.

Ciascuno impresa sostiene di non poter lavorare finché l’altra non ha completato una certa lavorazione.

Un cane che si morde la coda la cui unica vittima è il cronoprogramma che non verrà mai rispettato.

Problemi di progettazione

Ogni progetto di costruzione può essere riassunto in 3 fasi che rappresentano tutte le attività necessarie per terminare il cantiere, dall’inizio alla fine.  Le fasi sono:

  • progettazione
  • esecuzione
  • manutenzione e operazioni post-costruzione

I principali problemi di solito riguardano la prima fase.

Questa è fondamentale per consegnare l’opera entro i termini stabiliti: infatti se vi sono errori progettuali, vengono alla luce solo durante la fase successiva di esecuzione dei lavori.

Gli errori possono essere scoperti anche in maniere molto brutali.

Può succedere che un elemento appena costruito si deformi, collassi e addirittura crolli, comportando un danno temporale ed economico sostanziale.

Purtroppo, quando ci si affida a diverse imprese la fase di progettazione diventa molto più complessa.

Infatti, è difficile fare un piano chiaro e preciso di chi deve fare cosa, ma ci sono tutta una serie di zone grigie. Ovvero lavorazioni che nessuna impresa sostiene di dover fare ma che tutti pensano siano di competenza di un’altra persona.

La ragione per cui succedono questi problemi: la frammentazione dell’appalto

Tutti questi problemi nascono da un’unica terribile pratica comune nell’edilizia industriale: la frammentazione dell’appalto.

Frammentare l’appalto significa dividere in più progetti piccoli la costruzione; invece di scegliere un’impresa unica, si va da tante piccole.

Un po’ come per il fumare: tutti sanno che fa male, ma la gente continua a farlo:

  • Il cliente: in parte non ha colpe, gestisce l’appalto in maniera frammentata perché non sa risolvere questo problema da solo o perché pensa che frammentando l’appalto evita i ricarichi dell’appaltatore principale sui lavori delle altre imprese e pensa di risparmiare. O Semplicemente non ha le competenze o non è stato informato adeguatamente.
  • Gli studi di progettazione: alcuni preferiscono gestire l’appalto in maniera frammentata per mancanza di volontà o per mancanza di competenze. Infatti non tutti i progettisti sanno fare tutto, c’è chi ha competenze generali, ma magari non ha competenze specifiche ad esempio, strutturali, di prefabbricazione, di impianti, ecc.  O su richiesta del cliente come abbiamo visto prima.
  • Le imprese edili: gestiscono l’appalto in maniera frammentata perché
    • sono molto impegnate (o non vogliono impegnarsi) e quindi preferiscono fare solo una parte dell’appalto.
    • preferiscono occuparsi solo di una parte dell’appalto per evitare la responsabilità dell’allungamento dei tempi di realizzazione dell’opera.

Come puoi evitare che questo succeda al tuo cantiere

Con un appalto frammentato semplicemente non puoi. Puoi cercare le aziende più serie del mercato e sperare di non avere intoppi, ma questo non è una garanzia.

Oppure, puoi cambiare drasticamente strada.

Pensa invece se tu potessi affidarti ad un’unica azienda, richiedendo un servizio “chiavi in mano”. Ovvero formulare un unico appalto per tutte le prestazioni necessarie affinché l’opera sia ultimata, completa e pronta per l’uso.

Questo ti permetterebbe di:

  • Avere meno errori in fase di costruzione: una sola azienda vuol dire più chiarezza nella fase di progettazione perché collaborando con il progettista può aiutare a completare il progetto in maniera più completa ed esaustiva, riducendo gli errori e quindi meno costi aggiuntivi per il cliente.
  • Avere tempi certi di esecuzione: e se sei un imprenditore consapevole, sai quanto vale il tempismo negli affari.

Noi siamo i primi ad offrire una soluzione chiavi in mano per l’edilizia perché la nostra esperienza deriva dai due soci fondatori:

  • uno esperto in edilizia tradizionale
  • l’altro esperto in edilizia prefabbricata

Questo ci ha permesso di avere le competenze per valutare entrambe le prospettive: sia quella del capannone prefabbricato, sia quella della parte edile.

Rispetto a chi vende solo il prodotto (es. capannone prefabbricato) o solo l’impianto, noi possiamo dare una valutazione globale dell’appalto. Quindi non valutiamo solo un pezzo ma tutto l’insieme.

Possiamo anche capire il tipo di strutture da realizzare (ad esempio se è più conveniente realizzare un soppalco in prefabbricato o meglio farlo in edilizia tradizionale).

Questo perché, grazie all’appalto chiavi in mano, riusciamo a fare una valutazione completa dell’interno intervento e non solo di una parte dell’intervento come succede nell’appalto frammentato.

E non siamo un general contractor ma siamo un’impresa di costruzioni.

Cosa puoi aspettarti da un appalto chiavi in mano?

L’appalto chiavi in mano fa per te rispetto a quello frammentato se stai cercando di:

  • Ridurre al minimo eventuali costi imprevisti.
  • Evitare di doverti occupare di gestire e controllare più aziende, facendoti perdere circa 180 ore del tuo tempo.
  • Avere tempi certi di realizzazione dei lavori che ti permetteranno di sapere in anticipo quando verranno emesse le fatture e l’importo delle stesse così da programmare con esattezza un piano finanziario.
  • Avere una soluzione che realmente è utile per te senza creare sprechi o cose non necessarie.
  • Evitare di ricevere falsi prezzi stracciati che poi andranno a salire perché l’impresa edile dovrà aggiungere nuovi lavori in corso d’opera.

L’appalto chiavi in mano non fa per te se stai cercando:

  • L’azienda che fa una consulenza iper-veloce per accelerare la fase di progettazione creando però poi non pochi problemi nella fase di esecuzione (come: lavori impreviste, ritardi…).
  • Il prezzo più basso – che poi guarda a caso durante la lavorazione inevitabilmente sale – magari basato su un computo metrico fatto alla buona.
  • Un servizio in sub-appalto.

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Diplomato all’istituto Tecnico per Geometri di Rovigo, ha iniziato a lavorare nel mondo dell’edilizia nel 1997. È specializzato nel settore della preventivazione e dei computi metrici estimativi.
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